Si chiama Friluftsliv la tradizione radicata nel paese scandinavo che mette al centro il benessere fisico e mentale e potrebbe essere la risposta per una vita migliore
Il termine è stato coniato nel 1850 dal drammaturgo e poeta norvegese Henrik Ibsen e inizialmente era utile per descrivere i benefici spirituali e fisici del trascorrere del tempo in luoghi remoti.
il Friluftsliv per i norvegesi è il potere della natura di farci eliminare lo stress e di farci sentire meglio. In altre parole: più tempo trascorriamo all’aria aperta, migliori saranno il nostro umore e la nostra salute.
Il segreto per vivere felici
Se non bastasse l’hygge, il sisu, il koselig e il lagom, adesso possiamo tentare con il Friluftsliv. Tutti concetti molto cari alle popolazioni del nord Europa sempre alla ricerca dell’ “attimo di felicità”. Hygge, è la filosofia dell’apprezzare le piccole cose di tutti i giorni, proprio come dall’antica tradizione danese che rende speciale ogni luogo e ogni momento creando un senso di intimità e di comfort. Il Sisu è la spinta che ci guida nelle nostre battaglie personali, la forza e il coraggio, l’impegno per raggiungere gli obiettivi prefissati. Il koselig, viene in aiuto, sempre dietro suggerimento della filosofia nordica, in particolare norvegese, quando fuori le temperature sono basse, il buio arriva presto e la voglia di uscire scarseggia, allora la “stasi” invernale ci insegna ad assaporare l’inverno, non come un periodo da sopportare, ma un qualcosa di cui godere. Lagom è una parola svedese che non ha una traduzione specifica e rigida: si può intendere come “giusta misura”, come “appropriato” e “adeguato”, come “nè troppo né troppo poco, il bastante”. Tutte filosofie che mirano a stare meglio, a trovare il bello nelle cose e goderne quanto più possibile.
Adesso arriva anche il Friluftsliv, una vera e propria filosofia di vita che abbraccia la natura in tutto il suo manifestarsi. Praticata dal 77% dei norvegesi, è molto di più di una gita all’aperto o lo sport in un parco. Per i norvegesi moderni, il Friluftsliv ha un profondo significato, legato al potere della natura di alleviare lo stress e promuovere il benessere. Molti studi dimostrano che passare del tempo immersi in spazi verdi aiuta a ridurre l’ansia e migliora le capacità cognitive.
Si comincia fin da bambini
Questo concetto è incarnato dalla presidentessa dell’Associazione Norvegese delle Guide e degli Scout, Schultz Heireng, che ogni settimana trascorre una notte all’aperto, dormendo in amaca o tenda e facendo colazione nella foresta prima di recarsi al lavoro. Anche i bambini iniziano a praticare questo stile di vita fin da neonati, infatti in Norvegia, ma nei paesi nordici in generale, si vedono spesso le carrozzine all’aperto, fuori dai negozi e dagli stessi asili, con i bambini tranquilli a dormire, anche durante il periodo invernale. La segretaria generale Bente Lier di Norsk Friluftsliv, che rappresenta più di 950mila membri di 500 club all’aperto in Norvegia, intervistata dal The Guardian dice “I genitori norvegesi si aspettano questo. Crediamo nell’aria fresca“. In molti asili, i bambini trascorrono l’80% del loro tempo all’aperto e per capire quanto sia radicato nella popolazione questo stile di vita basta pensare che esiste anche un corso di laurea in Friluftsliv.
La buona notizia e che anche chi vive in città può abbracciare il Friluftsliv seguendo la “regola del 3-30-300” elaborata dal professore olandese Cecil Konijnendijk. E’ sufficiente avere tre cose: almeno 3 alberi da vedere affacciandosi a una finestra di casa, un quartiere coperto per almeno il 30% da alberi e uno spazio verde a massimo 300 metri da noi.
