Una città che vanta un record sulle multe che nessuno ha al mondo

Un primato, soprattutto se si parla di un territorio di oltre 23 chilometri quadrati e 21mila abitanti, ma non proprio del tutto positivo: ecco il perché

Un’isola felice. Ma non proprio tutto quello che sembra. Siamo a Caserta, più precisamente a Casal di Principe, e in questa città l’ultima multa che è stata fatta da un vigile urbano risale a luglio del 2019, molto prima del Covid e della Pandemia per intenderci. Ma possibile, visto che in Campania c’è quasi il record delle infrazioni, in quella città siano tutti così bravi? Non si tratta di bravura, ma di qualcosa di ben diverso e soprattutto di più serio.

Le sanzioni
Un vigile urbano mentre cerca di fermare delle persone che commettono un’infrazione (Ansa Notizie.top)

La motivazione di questa drastica e clamorosa riduzione è La carenza di personale, con un comune che alle proprie dipendenze ha solo sei vigili urbani operativi su un territorio di 23 chilometri quadrati e con una popolazione di 21mila abitanti. A rivelarlo è il comandante dei vigili stessi Maurizio Crotti. “Sono quattro anni che non facciamo multe relative a infrazioni del Codice della Strada. Con sei agenti e le molteplici attività da svolgere la viabilità è sicuramente trascurata“.

Sembra un’isola felice, ma in realtà è carente di polizia municipale

Il problema
Alcune persone mentre vengono multate dai vigili (Ansa Notizie.top)

A riportare la notizia così incredibile è il quotidiano Il Mattino, tanto che l’ultima multa notificata tra l’altro per sosta vietata, risale al 29 luglio 2019. “Nonostante gli sforzi miei di organizzare il personale e quelli dei miei collaboratori ad assecondare le richieste, non si riesce a far fronte alle esigenze della città“, ha spiegato con amarezza Crotti. “Questo mi rammarica tanto, ma ho le mani legate“.

Secondo la normativa regionale, una città che ha le dimensioni come quella di Casal di Principe dovrebbe avere alle proprie dipendenze dai 28 ai 38 agenti operativi sul posto, con tanto di turni, ma sono solo sei e a volte, pare, non ci sia proprio nessuno. “Purtroppo non possiamo che restare spettatori, perché a stento riusciamo a portare avanti il lavoro della Procura e della Prefettura ed eseguire accertamenti anagrafici“, ha proseguito il comandante. Ma ora le cose dovrebbero cambiare. Certo, è un po’ tardi, ma la situazione sta diventando insostenibile.