Eleonora Giorgi si racconta: “Da Alberto Moravia a Jack Nicholson, ecco come sono andate le cose…”

La celebre attrice tra pochi giorni festeggerà 70 anni e ne ha approfittato per fare una sorta di bilancio della sua vita

Quando mancano ormai pochi giorni al suo compleanno, Eleonora Giorgi ripercorre alcune tappe della sua vita. La star classe ’53 a Oggi ha fatto una sorta di bilancio del suo trascorso, partendo dagli uomini a cui ha detto di no.

Eleonora Giorgi
L’attrice Eleonora Giorgi – Notizie.top (Ansa)

“Lo scrittore Alberto Moravia? Avevo vent’anni. Mi sembrava un nonno, pensi la crudeltà dei giovani – rivela Giorgi – Poi ho avuto una storia con Warren Beatty, il cui vicino di casa era Jack Nicholson. Quando è venuto in Italia, mi ha detto: ‘Vienimi a trovare in albergo’. Salgo nella sua suite, lui simpatico, ma gli dico di no. Vent’anni dopo sono a Los Angeles con il mio film da regista, lo chiamo e gli dico: ‘Jack, ti ricordi di me? Lo vuoi vedere il mio film?’. E lui: ‘I’m not interested, I just want to fu** you’. Voleva solo avermi, ho ribattuto: ‘Jack, non si può fare'”.

Giorgi: “Eroina? Ne sono uscita grazie ad Angelo Rizzoli”

I racconti di Eleonora Giorgi continuano ed hanno sempre a che fare con l’amore visto che ha trovato la forza di dire no all’eroina grazie al suo primo marito, Angelo Rizzoli: “Ne sono uscita grazie a lui. I vecchi amici c’erano caduti dentro, i nuovi dello spettacolo pure, i ragazzi erano tutti immersi in questa cosa oppure erano brigatisti. Quello è stato un no cruciale. Mi hanno cercato segretamente quegli spacciatori di morte. Ho detto uno dei no più trionfali della mia vita“.

Eleonora Giorgi
Eleonora Giorgi, il bilancio in vista dei 70 anni – Notizie.top (Ansa)

Ad ogni modo con Rizzoli la storia finì quando cominciò la vicenda giudiziaria che poi terminò con la sua assoluzione: “Gli ho detto: ‘Andiamocene, andiamo a vivere a New York, c’è la libreria Rizzoli, potresti fare il produttore indipendente’. Lui mi rispose: ‘E il potere?’. E poi: ‘Non accetto critiche da nessuno, meno che mai da mia moglie’. Ero stata una yes lady con lui e fu allora che dissi no. Un no grande come una casa: è stata una separazione cazzuta. Mi sentivo colpevole perché non lo lasciavo per un altro uomo. Gli ho detto: ‘Voglio tornare in città, voglio tornare in mezzo alla gente’. Dopo ho pensato che ero stata troppo esigente. Adesso, alla soglia dei miei 70, mi sono perdonata”.