Le differenze alla guida rispetto al mondo occidentale sono enormi e sostanziali: meglio conoscerle prima di andare
Il codice della strada in Giappone è ben diverso e molto più rigido rispetto a quello italiano ed europeo. Le regole sono inoltre sempre in aggiornamento per permettere a tutti i cittadini (automobilisti, passeggeri e pedoni) di vivere sempre in sicurezza. La prima legge da conoscere riguarda la guida in stato di ebbrezza. In Giappone, infatti, esiste una particolare regola che vieta totalmente a chiunque di mettersi alla guida di un veicolo se ha bevuto almeno tre drink in un determinato periodo di tempo.
![Traffico in Giappone](https://www.notizie.top/wp-content/uploads/2023/09/Giappone-notizie.top-20230903.jpg)
Non solo, perché ci sono anche altre regole che prevedono sanzioni e multe particolarmente salate per chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza. Da considerare anche che, rispetto a diversi anni fa, i limiti si sono inaspriti un po’. Lo stesso è accaduto anche in Europa, al fine di ridurre gli incidenti ed aumentare la sicurezza di tutti. Un’altra legge che è invece molto particolare, e che può risultare anche buffa e stupida in Italia, è che in Giappone è vietato suonare il clacson. L’uso di questo è, infatti, illegale soprattutto nelle grandi città, come ad esempio Tokyo. Perciò se mai ci dovessimo trovare a guidare in Giappone cerchiamo di non utilizzarlo.
Giappone, le differenti regole alla guida
E ancora un’altra regola poi. Un tempo, quando ancora i nipponici si trovavano sotto il dominio americano, era stata imposta a tutto il paese la guida sul lato destro della carreggiata. A partire però dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, e quindi dalla fine del potere degli USA in tutta l’isola, la guida è stata riportata a sinistra. Per evitare incidenti, i pedoni devono muoversi sul lato destro della strada, mentre ciclisti ed automobilisti solo sul lato sinistro.
![Giappone, codice della strada](https://www.notizie.top/wp-content/uploads/2023/09/Giappone-notizie.top-20230903-1.jpg)
Cambiano le regole sull’età dall’Italia al Giappone. Nel Sol Levante la patente può essere presa a 20 anni e ha una validità molto minore rispetto alla nostra, di soltanto tre anni. Al termine di questi, il conducente deve ripetere esami scritti e pratici per poterla rinnovare. Per quanto riguarda, invece, i limiti di velocità, parliamo di 60 km orari come regola prettamente generale in assenza di altre segnalazioni. Poi nelle aree urbane si può circolare fino a 40 km orari. In autostrada, invece, il limite massimo è di 100 km/h. Tema delicato in Giappone sono i parcheggi. Lì le sanzioni possono essere molto salate: nelle grandi città come Nagoya, Kyoto, Tokyo, per esempio, il parcheggio su strada è severamente vietato. Vi sono infatti apposite aree per lasciare la macchina.