Come capire di stare vivendo una relazione tossica? Ecco alcuni segnali, i sintomi fisici e mentali e, soprattutto, come uscirne.
Le relazioni, d’amore e non solo, si evolvono e può capitare che diventino tossiche. Questo termine sta a significare, soprattutto in ambito sentimentale, un amore che si tramuta, spesso e volentieri, in una crisi di coppia fatta di costrizioni, conflitti latenti, in cui non c’è più coesione e in cui manca il rispetto. Il risultato è, per una parte o per entrambe, un amore che ti prosciuga tutte le energie, fisiche e anche mentali.
Ma come riconoscerne una quando si sta vivendo? Se da fuori, infatti, tutto sembra facile, quando si è all’interno è sempre molto difficile capirlo, ma il primo segnale è sempre lo stesso: la mancanza di libertà, intesa come non poter essere sé stessi in tutte le proprie sfaccettature, positive o negative che siano. Non essere autenticamente come ci piace è il primo segnale, il primo campanello d’allarme, a cui solitamente fa seguito la privazione, più o meno totale, della libertà: uscire con gli amici, coltivare una passione o anche soltamente vivere la propria vita come meglio si crede, sul lavoro, negli studi o al di fuori.
Il terzo campanello d’allarme è l’annullamento della propria persona: se, infatti, in una coppia si è necessariamente in due, dall’altra parte non si deve mai dimenticare del fatto che si è, prima di tutto, singole unità.
Per questo motivo, per quanto sia importante coltivare passioni in comune, è altrettanto fondamentale ritagliarsi degli spazi tutti per se. Il quarto segnale, invece, è un tipo di comunicazione tossica, fatta di controllo e parole forti che sfociano nella manipolazione. Il quinto, ma forse il più evidente, è il livello di stress altissimo, unito a risentimento costante ed un livello altissimo di disonestà.
Se non è facile capire quando si sta vivendo una relazione toxic, dall’altra parte non è facile uscirne, ma il primo passo da fare è accettare e, soprattutto, capire profondamente un concetto: “Io merito di più, merito di essere felice fino in fondo essendo autenticamente me stesso/a”. Anche se è più raro, infatti, può capitare che entrambe le persone siano “intossicate” da un amore e che, necessariamente, non ci sia mai una vittima ed un carnefice che si possano identificare nella maniera più assoluta come tali.
Per questo motivo, dunque, il secondo passo da fare, è quello di lasciare andare l’altra persona, quella che ci sta di fianco, consapevole del fatto che, entrambi starete meglio.
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