Spese detraibili: l’errore da evitare per chi paga con la carta

Quali sono le regole che hanno a che fare con le spese detraibili? Scopriamo gli errori che chi paga con la carta dovrebbe evitare.

Il discorso legato alle spese detraibili ha sempre dei lati oscuri che non tutti sono in grado di dipanare e che in alcuni casi nemmeno si conoscono e quindi ci si trova nella situazione in cui, nel momento di compilare il 730, non si sa di che cosa tenere conto.

Detrazioni per chi paga con la carta
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Partiamo dal presupposto che la detrazione delle spese nel 730 risponde al rispetto di regole precise che proprio nel corso degli ultimi anni sono diventate ancora più rigide, anche per quello che concerne la detrazione delle spese mediche, le regole sono cambiate e rispetto a prima di sono dei limiti da rispettare.

A partire dal 2020 (vedi comma 679, della legge bilancio 2020), la possibilità di detrarre al 19% le spese indicate nell’art. 15 del TUIR e in altre disposizioni normative spetta a condizione che l’onere sia sostenuto:

  • con versamento bancario o postale;
  • mediante i sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del d.lgs. n. 241 del 1997, vale a dire carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero «altri sistemi di pagamento».

Ad ogni modo, quello che ogni persona deve tenere a mente ha anche a che fare con alcuni errori che vengono commessi per chi paga con la carta. Ma entriamo nel merito della questione.

Detrazioni per chi paga con la carta: ecco l’errore da evitare

Come detto prima, da qualche anno a questa parte sono cambiate le regole per quello che concerne il discorso legato alla detrazione delle spese, anche per il capitolo riguardante le spese mediche.

Quindi anche nel momento in cui ci troviamo a fare delle spese con la carta di credito, è il caso di tenere a mente che ci sono delle regole da conoscere, proprio la circolare n°14/2023 sulle spese detraibili evidenzia: “Gli oneri e le spese devono essere indicati, in linea di massima, nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati sostenuti (principio di cassa) e idoneamente documentati, anche se la spesa è sostenuta in un periodo d’imposta diverso da quello in cui la prestazione è resa. In caso di utilizzo della carta di credito, rileva il momento in cui è stata utilizzata la carta e non assume nessuna rilevanza, invece, il diverso e successivo momento in cui avviene l’addebito sul conto corrente del titolare della carta, momento che può quindi collocarsi anche in un periodo d’imposta successivo”.

Quindi per capirci meglio, il contribuente potrà indicare la spesa che ha sostenuto già nel nuovo 730 del 2023 per il periodo di imposta del 2022 e questo vale a prescindere dalla data di addebito della spesa stessa sul conto corrente a cui è collegata la carta.