Spari contro un cliente di un fast food: “Si lamentava per le patatine”

Ha sparato contro un cliente che aveva chiesto le patatine al fast food: il tutto è avvenuto a Houston e la storia lascia senza parole.

La storia ha davvero dell’incredibile ma è successa per davvero, il tutto è andato in scena a Houston in Texas: la dipendente di un fast food statunitense della catena Jack in the Box, una delle più note e numerose di tutta l’America, ha sparato a un cliente perché le aveva richiesto le patatine che aveva dimenticato di mettere nell’ordine.

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Una scena che potrebbe essere a tutti gli effetti collegata ad un film ma che invece è successa per davvero: ad avere raccontato la vicenda è stato il cliente malcapitato, ovvero Anthony Ramos, lui che si era recato quella sera al drive-in del fast food intorno alle 23.00 per comprare la cena.

Insieme a lui ci stavano la moglie incinta e nel sedile posteriore la figlia primogenita di sei anni. Ebbene in un primo momento dopo avere preso il suo ordine, si allontana con la famiglia, salvo poi rendersi conto di non avere le patatine con se e quindi torna indietro per ritirare quello che mancava e in quel momento Alonniea Fantasia Ford, sostenendo di averle finite, si rifiuta di dargliele e tra i due inizia subito un’accesa discussione.

Fast food: prima volano parole forti e poi la dipendente caccia la pistola

Insomma la situazione non sembrava avere nulla di strano, peccato che al ritorno dell’uomo le cose siano davvero degenerate e infatti nel momento della richiesta delle patatine, la dipendente comincia a inalberarsi.

Prima inizia a scagliare ghiaccio, ketchup e posate verso il finestrino dell’uomo e aggiunge l’uomo: “Iniziando ad imprecare e a gridare loro di andare via dal fast food”, a nulla è servito l’intervento anche di un altro dipendente che era li proprio in quel momento. E quanto le cose si pensava non potessero andare peggio, la donna ha cacciato fuori una pistola.

Da quel momento ha cominciato a sparare verso l’auto che piano piano si è allontanata sempre di più: la grande fortuna è che la dipendente aveva anche una pessima mira e che quindi nella situazione assurda nessuno si sia fatto male.

Ad ogni modo l’uomo ha poi denunciato l’accaduto alla polizia e la dipendente secondo i documenti ufficiali, è stata arrestata e accusata di aggressione: nel frattempo la famiglia ha fatto causa alla donna e al fast food chiedendo un rimborso di 250 mila dollari di risarcimento danni sulla base del fatto che la sparatoria ha causato alla famiglia un disagio emotivo, ansia, nervosismo e paura.