Si sdraia in spiaggia sul sedere di una nudista: accusato di violenza

La denuncia è partita immediatamente, l’uomo è stato rilasciato sorpreso in flagranza di reato

Una cosa stupida, pesante e senza avere alcun tipo di rispetto per una persona. Un uomo ha deciso di usare il sedere di una signora che era sdraiata e che stava prendendo il sole tranquillamente nella spiaggia naturista di Capocotta. Questa persona si è adagiata sul gluteo di questa donna che non conosceva e ha ben pensato di usarla come se fosse un cuscino. Apriti cielo. E anche giustamente.

L'accusa
Ostia, Capocotta durante un normale giornata di mare (Ansa Notizie.top)

A quel punto, appena ha sentito il contatto e il peso di questa persona, la donna si è impaurita perché non sapeva cosa stava accadendo. La donna, infatti, si è spaventata e allarmata ha chiamato subito la polizia. L’uomo, quasi non curante e pensando di aver fatto una cosa normale, era andato a farsi un bagno, ma una volta riconosciuto è stato fermato e bloccato dagli agenti delle forze dell’ordine per violenza sessuale. Si tratta di quarantacinquenne romeno, che era andato al mare con degli amici, ma è stato processato in rito direttissimo ed è stato rilasciato.

Il giudice ha optato per la denuncia a piede libero

La violenza
Una giornata di mare a Capocotta dove le persone prendono il sole (Ansa Notizie.top)

Alla fine l’arresto non è stato convalidato perché, secondo quanto hanno riferito i poliziotti, non è avvenuto in flagranza di reato e così è stato denunciato a piede libero. Resta comunque la gravità dell’episodio e del fatto subito denunciato dalla donna che stava prendendo il sole e che è rimasta turbata. La donna era nell’oasi dei nudisti da sola. Lì, in quel tratto di arenile di libertà, vigono regole di rispetto che questa persona di nazionalità romena non ha rispettato.

Il quarantacinquenne, invece, era al mare con degli amici. Il gruppo di persone era su di giri, si sarebbe ubriacato e avrebbe iniziato a urlare, dando fastidio ad altre persone. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni presenti, i tre si aggiravano anche con i cellulari in mano, un atteggiamento non in linea con l’oasi che si prefissa di garantire la privacy di tutti, anche perché pare stessero scattando delle fotografie.