E’ già finito un rapporto che sembrava destinato a durare decisamente più a lungo, quello tra la Ferrari e Frederic Vasseur, che potrebbe cambiare le carte in tavola
La Ferrari sta vivendo una stagione pessima, anche se le premesse sembravano diverse, un po’ come ogni anno. Non si vince un Mondiale dal 2007, a bordo della monoposto si sono susseguiti tantissimi piloti, tra i migliori al mondo, ma nessuno è stato in grado di vincere. L’ultimo colpaccio è stato quello di affidarla a Lewis Hamilton, il più vincente di sempre.
Un po’ come quando la Juventus riuscì ad acquistare Cristiano Ronaldo dal Real Madrid. Un colpo spettacolare, però bisogna fare i conti con la macchina, con i tempi, con la velocità. La pista non perdona, è lì che vengono fuori i limiti di una Ferrari che a livello meccanico e ingegneristico non riesce mai a essere competitiva e, a dirla tutta, colleziona soltanto figuracce.
Questo porta Frederic Vasseur a essere sotto esame per i prossimi Gran Premi. Archiviato quello del Canada, dove Leclerc e Hamilton sono arrivati rispettivamente 5° e 6°, ci si proietta in Austria e poi in Gran Bretagna. Ma il futuro immediato della Rossa appare decisamente poco esaltante, per usare un eufemismo.
Ferrari, futuro a rischio per Vasseur: il punto
I risultati sono stati al di sotto delle aspettative, Hamilton ha grande frustrazione per ciò che gli è stato promesso – una macchina competitiva – e non è arrivato. Poi la tensione, l’imbarazzo per la doppia squalifica in Cina. Saranno decisivi i prossimi Gran Premi, non per l’attuale campionato, ormai nelle mani della McLaren, ma per la programmazione della prossima stagione e il futuro di Vasseur.
A fine anno, infatti, scadrà il contratto dell’attuale team principal della Ferrari. Per continuità sarebbe importante se sia proprio Vasseur a progettare la vettura del 2026, ma se questi sono i risultati fino al termine dell’anno difficilmente resterà. Già ridurre il gap con una McLaren fantastica sarebbe un grande inizio, quantomeno per avvicinarsi in termini di prestazioni più che di vittorie.
Bisogna costruire le basi per il nuovo anno, avere unità d’intenti cosa che non c’è stata in questa stagione, anche a livello comunicativo. Si era addirittura parlato di un addio di Leclerc, che ha dato tanto alla Ferrari in termini di affetto, stima e prestazioni e ha ricevuto pochissimo in competitività.
