Record autovelox: incassati 1,5 milioni di euro in un anno

E’ successo per davvero, in una cittadina italiana si è incassato il record in fatto di autovelox. Di dove stiamo parlando?

Si torna a parlare di un argomento che risulta importante per moltissimi utenti legato ai limiti di velocità e agli autovelox: proprio nelle scorse ore infatti Assoutenti ha approvato la stretta varata dal governo sugli autovelox.

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La cosa importante che tutti devono infatti sapere è che quando si parla di autovelox, parliamo di uno strumento troppo spesso usato dagli enti locali per fare cassa e che lo scorso anno ha garantito nelle grandi città introiti per quasi 76 milioni di euro.

Ma non finisce qua, quello che forse in pochi fino a questo momento sanno o hanno saputo è che in un paese in particolare, sono stato davvero tanti i soldi raccolti per via delle multe. Ma entriamo nel dettaglio.

Autovelox, a Paupisi incassati 1,5 milioni di euro

Insomma non ci sono davvero dubbi, con la scusa degli autovelox sono tanti i comuni italiani che si trovano a fare cassa, ad avere sottolineato il tutto è stato il report di Assoutenti.

Dalla Telesina al Salento passando per le Dolomiti, si evidenziavano le anomalie legate all’uso degli autovelox in Italia. Il comune che detiene il record di multe da autovelox è Firenze, con 23,2 milioni di euro di proventi, seguita da Milano (12,9 milioni) e Genova (10,7 milioni); Roma si ferma a poco più di 6 milioni di euro.

E ancora: Napoli incassa appena 18.700 euro dagli autovelox, ma ad avere colpito in particolare è stato il piccolo comune di Paupisi in provincia di Benevento, ebbene grazie a questo strumento, il comune è riuscito a incassare 1,5 milioni di euro.

Siamo favorevoli alle multe verso chi supera i limiti di velocità e a qualsiasi inasprimento delle sanzioni per i trasgressori, a patto che i primi a rispettare le regole siano gli enti locali, che non devono usare gli autovelox come bancomat ma solo ai fini di garantire la sicurezza stradale” queste le parole del vicepresidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.