Pensione, chi ci potrà andare a 62 anni nel 2024

09Chi potrà andare in pensione a 62 anni nel 2024? Scopriamo che cosa dice la riforma in merito alla questione.

Stando alle parole riportate nella riforma, pare che per il 2024 non siano in arrivo delle nuove misure, eppure anche senza nessuna novità sembrano non mancare i presupposti per potere andare in pensione anche cinque anni prima dei 67 anni.

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Cominciamo subito dicendo che chi ha intenzione di andare in pensione a 62 anni non può prescindere il tutto evitando di pensare ai limiti anagrafici: se si prende in considerazione la pensione anticipata a cui i lavoratori possono accedere con 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini, e 41 anni e 10 mesi di contributi versati per le donne.

I lavoratori però devono sapere che dei 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini o dei 41 anni e 10 mesi di contributi versati per le donne, 35 devono essere effettivi da lavoro. In termini pratici significa che 35 anni di contributi non devono essere calcolati insieme ai contributi figurativi derivanti da malattia e da disoccupazione” questo si legge sulla riforma, ma non finisce qua.

Pensione: non solo quelle anticipate per lasciare il lavoro a 62 anni

Come detto prima, per potere lasciare il lavoro a 62 anni non esiste solo il metodo delle pensioni anticipate, un altro elemento da prendere in considerazione è quello di considerare se il lavoratore è invalido almeno al 74% o se un soggetto da almeno sei mesi assiste un familiare stretto convivente disabile grave, può rientrare nella pensione con quota 41.

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Stesso principio vale anche per i disoccupati che da tre mesi almeno hanno finito di percepire la Naspi e i lavoratori gravosi se tali attività sono state svolte per sette degli ultimi dieci anni o per sei gli ultimi sette anni.

Infine, all’età di 62 anni si può andare in pensione anche quando ci si trova davanti ad una invalidità: “La pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile come da Legge n° 22 del 1984, consente di accedere prima del previsto alla quiescenza. E si può già a 61 anni per gli uomini e addirittura a 56 anni per le donne. Bastano 20 anni di contributi versati e una invalidità specifica dell’80%”.