Oppenheimer, ecco perché non vi piacerà se amate Nolan

Nonostante i numeri impressionati registrati al botteghino, Oppenheimer sta deludendo ampie fasce di pubblico a causa della sua inedita natura narrativa

E’ uscito… dopo mesi di attesa, infinite parole spese sui forum e sul web, l’opera più attesa della carriera di Christopher Nolan è giunta in sala, spinta da un entusiasmo difficilmente ripetibile e da quel genere di aspettative, che solitamente si accompagnano esclusivamente ai capolavori.

Oppenheimer – Notizie.top

Dopo il deludente Tenet, la sensazione è che Christopher abbia pensato di dover necessariamente riconquistare la fiducia e la stima incondizionata dei cinefili più intransigenti, che hanno intravisto nel suo ultimo (ormai penultimo) lungometraggio, un nevrotico parco divertimenti per nerd… e nulla più.

Nolan diventa adulto e allontana i nerd

Questa volta, il regista di Interstellar, ha deciso di spolverare parte della sua rinomata capacità di costruire un’intreccio elegante… aderendo poco o nulla al concetto di spettacolarità, tanto caro alla cinematografia d’oltre oceano. Nolan torna inglese e lo fa nel modo migliore possibile, confezionando una delle, se non la sua pellicola più articolata e sfaccettata sul piano psicologico e politico. Sembra paradossale dirlo, ma niente esplosioni… soltanto una grande bomba, che rappresenta l’esito di uno dei climax visivi e narrativi meglio riusciti della storia del cinema. Lasciare da parte sparatorie, scazzottate e sterili esercizi di stile al montaggio, ha permesso a Nolan di sviluppare realmente il nucleo di uno degli avvenimenti più importanti della storia dell’umanità.

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Il prezzo da pagare? Deludere gran parte dei propri fan più accaniti. Difatti, sono stati numerosi i commenti non propriamente generosi dei fan più giovani, che hanno lamentato una lunghezza difficilmente giustificabile da un ritmo apparentemente compassato. D’altronde… come biasimarli… Se il loro scopo era di sedersi sulla poltroncina del cinema, intenti semplicemente a nutrire la zona cerebrale adibita alla logica, in questo caso si dovranno accontentare di un film che tenta di trasmettere qualcosa che vada oltre ad un cruciverba sulla prima pagina della settimana enigmistica. La verità è che Oppenheimer è realmente un film per tutti, ma, finalmente, si ha davvero la sensazione che dietro la macchina da presa e la seceneggiatura, ci sia un adulto, in grado di ricercare qualcosa che vada oltre l’euforia. Non è il film che gli adolescenti alla ventiduesima visione di Inception si aspettavano, ma, probabilmente, è proprio per questo che Oppenheimer è, senza particolari giri di parole, un grande film.