“Non mi pagavano!”. Cannavaro spiega i motivi che lo hanno portato a lasciare il calcio arabo

L’ex difensore della Nazionale, in occasione del suo compleanno, ha raccontato i motivi per cui decise di lasciare l’Al Nassr, il club arabo che stava allenando

A leggere oggi le dichiarazioni di Fabio Cannavaro, rilasciate in un’intervista al Corriere della Sera, sembrano paradossali. La Saudi Pro League, che ha investito milioni e milioni di euro per accaparrarsi i migliori giocatori sul mercato nell’ultima sessione di campagna acquisti con investimenti mostruosi, qualche anno fa non pagava con regolarità neanche gli stipendi.

Cannavaro compie 50 anni – Notizie.top –

Dopo una straordinaria carriera calcistica culminata con la Coppa del Mondo alzata nel cielo di Berlino nel 2006 con la maglia della Nazionale italiana, la carriera da allenatore invece non ha avuto le stesse fortune. Dall’Arabia alla Cina, Cannavaro ha fatto le sue prime esperienze in panchina all’estero per poi tornare in Italia e sedersi sulla panchina del Benevento, avventura anche questa non conclusa nel migliore dei modi.

I primi 50 anni

Fabio Cannavaro è stato uno dei più forti difensori della sua epoca. Baluardo insuperabile prima come marcatore sull’uomo e poi nella difesa a zona, è partito dal Napoli per arrivare fino al Real Madrid, passando per Inter e Juventus. Tanti trofei per club, il titolo mondiale e un Pallone d’Oro da consegnare ai posteri. Tagliato il traguardo della cifra tonda d’età il difensore della nazionale fa un bilancio della propria vita da professionista. All’epoca mi sentivo Superman. Bello, forte, con gli addominali scolpiti. Avevo il mondo ai piedi, ma mi godevo poco: dovevo fare, costruire, raggiungere. Mi sfuggiva il piacere delle piccole cose. A 50 anni ho scoperto il mare, la montagna, le passeggiate, la bicicletta che oggi per me è una compagna di vita”. Comunque sono stati anni di sacrifici per mantenersi ai vertici: “Sono stato bravo a farmi trovare pronto. Bisogna saperci salire sui treni, quando passano. Non ho mollato nulla”.

Un’immagine leggendaria – NotizIe.top –

Anche gli arabi non pagano gli stipendi

Dopo aver concluso la carriera da calciatore nella squadra dello Shabab Al-Ahli Dubai Football Club, noto semplicemente come Al-Ahli Dubai, Cannavaro, proprio a Dubai, ha potuto iniziare la carriera da allenatore prima di provare un’esperienza in Cina e di arrivare per primo in quella lega araba che oggi sta mettendo paura, strappando i migliori calciatori, a suon di ingaggi milionari stratosferici, anche ai top club europei. “Non facciamo gli ipocriti”, esordisce diretto sull’argomento il difensore azzurro, “è difficile dire no a tutti quei soldi. Ma in ogni caso è anacronistico continuare a pensare che l’Italia sia il campionato più difficile, la Premier quello più bello. Il calcio è cambiato, e poi i giocatori hanno 10 anni di attività, non possono permettersi di dire qui sì e qui no”. Ma il paradosso arriva quando Cannavaro spiega il motivo per cui ha deciso di andare via dalla squadra dell’Al Nassr e tornare in Italia. “Ero all’Al Nassr, la squadra dove gioca Ronaldo. Altri tempi: andammo via quasi tutti perché non ci pagavano gli stipendi. Raccontarlo ora sembra un paradosso”.