Messi continua a deliziare i tifosi dell’Inter Miami, con l’ennesima doppietta, utile a proseguire il cammino dell’Inter Miami nella League Cup.
Incredibile… è semplicemente incredibile ciò che Lionel Andres Messi sta facendo negli Stati Uniti. Dopo quattro partite, siamo a sette gol, tre doppiette, quattro vittorie su quattro, in un club che, nelle nove partite precedenti, senza Leo, non aveva mai vinto.
L’ultimo miracolo è avvenuto a Dallas, contro l’omonimo club, che ha subito una doppia prodezza di Messi, utile a portare l’Inter Miami ai rigori, vinti poi per 5 a 3.
Ce lo ripetono da sempre: “Un solo uomo non fa la differenza”, “un giocatore non può vincere da solo le partite”, “i fenomeni hanno bisogno degli altri per essere dei fenomeni”, ma la recente storia di Messi sembra poter ribaltare le leggi dello sport, dimostrando che si… un solo uomo può davvero cambiare il mondo e alzare una coppa del mondo a 35 anni. Se la scelta del PSG degli sceicchi, sembrava ricalcare fin troppo fedelmente la strada del Barca dei sogni, in cui Lionel era sempre affiancato dai fenomeni blaugrana, il Dio del calcio è intervenuto, portando Lionel a guidare una nazionale tutt’altro che favorita e a sbarcare in un Inter Miami in evidente difficoltà. Scontato specificare che l’impresa della coppa del mondo non va neanche lontanamente affiancata a queste passeggiate di salute in terra statunitense, tuttavia, fa ugualmente una certa impressione assistere a dimostrazioni di tale efficacia calcistica.
La partita in questione è valida per la League Cup, ovvero la coppa necessaria ad accedere alla Champions e, almeno per i tifosi del Miami, la vittoria è fondamentale. Dopo pochi minuti, Messi apre le marcature e lo fa in maniera a dir poco nostalgica. Jordi Alba, fedele compagno dei tempi del Barcellona, porta palla sul fondo, scarica al limite dell’area, dove, ovviamente, arriva Leo, che non si fa pregare prima di scaricare il suo magico mancino dentro la porta. Difficile non pensare a quel leggendario gol segnato in un Clasico contro il Real Madrid, in cui proprio Jordi Alba pescò l’alieno al limite.
Il secondo, utile ad agguantare il pareggio all’85esimo, è l’ennesimo capolavoro su punizione. Rincorsa ormai iconica, palla all’incrocio dei pali e avversari attoniti. Quasi un vizio per il fenomeno in maglia numero 10. A suggellare la prestazione, un rigore battuto con serenità e precisione.
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