I medicinali vanno conservati in modo appropriato per mantenerne invariate le proprietà e per evitare errori pericolosi
In generale un farmaco non deve essere lasciato fuori dalla sua confezione e deve avere sempre il foglietto illustrativo per la consultazione, anche per verificare le eventuali indicazioni sulla temperatura di conservazione.
Il blister ha il compito di proteggere le compresse da agenti esterni come luce, calore, umidità, ossigeno e microrganismi che possono degradare i principi attivi e causare reazioni chimiche o fisiche indesiderate. Inoltre, garantisce la sterilità delle compresse, evitando il rischio di contaminazioni.
Le compresse sono una delle forme farmaceutiche più diffuse e utilizzate, ma richiedono alcune precauzioni per essere conservate in modo corretto e sicuro. Come specificato da Federfarma: “Un medicinale per potersi definire correttamente conservato non deve essere stato esposto a fonti di calore o a temperature elevate; non deve essere stato esposto direttamente alla luce solare e neppure ad umidità eccessiva; devono essere state rispettate eventuali condizioni di temperatura indicate (ad es. conservare in frigorifero)”. Le indicazioni di massima quindi sono quelle generali e di buon senso, ad esempio il farmaco non deve essere lasciato fuori dalla scatola e comunque mai in luoghi soleggiati come davanti a una finestra o soggetti a riscaldamento, ad esempio vicino agli elettrodomestici. Così come non deve essere lasciato in posti umidi, come il bagno. Se il farmaco non è monodose, è necessario annotare la data di prima apertura della confezione.
Ma può capitare di aver bisogno di portare con sé solo qualche compressa, evitando di prendere tutta la scatola. Come dobbiamo conservare queste pasticche fuori dal proprio blister essendo sicuri di non comprometterne l’efficacia?
In generale è necessario evitare di mischiare confezioni semi-aperte, scatole e flaconi, compresse o capsule al di fuori del blister, per non creare confusione tra i medicinali. Infatti il packaging farmaceutico, tra tutti i tipi di imballaggi, è sicuramente quello più complesso, perché ha un ruolo molto più importante in quanto legato direttamente alla salute del paziente. Le sue funzioni principali sono di protezione del medicinale, di resistenza agli agenti esterni e di integrità del farmaco. Il caso più frequente è quello di dover assumere mezza pastiglia alla volta, per calibrarne la giusta dose. Dopo averla divisa con l’apposito strumento si deve conservare la seconda metà in una scatolina, ne esistono alcune create allo scopo, preferibilmente di vetro e trasparente, ma la cosa fondamentale è di non tenerla li per troppo tempo, 48 ore sono quelle raccomandate. Una volta aperte, le confezioni dei farmaci devono essere conservate in maniera corretta, in quanto le medicine sottoposte a elevata temperatura, umidità e luce tendono ad alterarsi fino a diventare inefficaci o addirittura tossiche.
E’ interessante la novità offerta da alcune farmacie: i blister personalizzati. I farmaci in prescrizione medica vengono riconfezionati in pratici dispositivi portapillole-blister multidose con più scomparti, raggruppando i vari tipi di pillole a seconda del momento giornaliero della somministrazione. Inoltre sono completi delle indicazioni sulla posologia da rispettare, così come concordato con il medico e conforme allo schema posologico.
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