L’importanza della prima colazione: dolce o salata basta che sia proteica

Nutrirsi in modo corretto è importante, ma soprattutto al mattino, dopo il prolungato digiuno e la prolungata inattività notturna, diventa fondamentale

La colazione è uno dei pasti più “chiacchierati”, c’è chi non può farne a meno e chi non riesce proprio a farla, chi la preferisce dolce e chi salata, chi la fa a casa e chi è solito fermarsi al bar, magari solo per il caffè. Fra i nostri connazionali la percentuale di coloro che saltano drasticamente la prima colazione sarebbe limitata al 17% circa, ma rimane un solido 15% che non va oltre la tazza di caffè, mentre un 18% esce di casa digiuno.

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Anche se ogni organismo ha esigenze diverse, ed è comunque bene ascoltarle, esistono delle regole che, grossomodo, funzionano un po’ per tutti. Saltare la colazione non fa che aumentare la fame durante il corso della giornata. Il metabolismo rallenta perché non riceve la giusta dose di “carburante” e inoltre, consumando solo un caffè, i succhi gastrici “eccitati” potrebbero scatenare fenomeni infiammatori che alla lunga irritano tutto il tratto digerente e appesantiscono la digestione.

Il primo pasto della giornata

Come sostengono praticamente tutti i nutrizionisti, la colazione deve essere un pasto bilanciato e deve apportare circa il 20-25% delle calorie sul totale della giornata e, se fatta nel modo giusto, abbassa la probabilità di sviluppare malattie croniche, come diabete e patologie cardiovascolari. Molti nutrizionisti suggeriscono che consumare una colazione preferendo alimenti ricchi di proteine aiuta a saziarsi e non provoca picchi glicemici che poi fanno venire fame subito dopo e non solo. Lo sbalzo glicemico mattutino è quello che ci portiamo dietro tutto il giorno. Le proteine sono indispensabili non solo per la costruzione del tessuto muscolare, ma anche per l’attivazione del metabolismo e fanno bruciare più calorie. Essendo più difficili da assimilare rispetto ai carboidrati, richiedono tempi di digestione più lunghi e offrono un senso di sazietà prolungato. Emanuele Rinninella, nutrizionista clinico presso il Policlinico Gemelli di Roma spiega “Una colazione proteica può dare una mano per ridurre e mantenere il peso corporeo, questo perché le proteine intervengono nella modulazione degli ormoni dell’appetito e contribuiscono a dare senso di sazietà, quindi aiutano a placare gli attacchi di fame che spingono a prendere tutto ciò che capita sottomano in quel momento. Inoltre le proteine richiedono più energia per essere digerite rispetto a carboidrati e grassi: questo significa che il corpo brucia più calorie durante la digestione e un maggiore dispendio calorico può contribuire alla riduzione del peso”.

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La colazione proteica

Fare una colazione proteica non significa eliminare i carboidrati complessi, che sono fondamentali per dare energia a lungo termine. “La fonte migliore di carboidrati è quella fornita da cereali integrali, che forniscono energia in maniera stabile nel corso della mattinata, evitando picchi glicemici e successivi attacchi di fame” conferma sempre Rinninella. Questo vale anche e soprattutto in particolari momenti della vita, come nella fase della crescita, negli anziani o in caso di patologie croniche, negli atleti e appassionati di body building, che hanno un maggiore fabbisogno di proteine per consentire la sintesi proteica e garantirsi un buon tono muscolare e una migliore performance fisica. Anche i grassi non devono essere eliminati, quindi è buona norma mangiare frutta secca come noci e mandorle, semi oleosi come i semi di zucca, lino, chia, girasole.