L’arbitro non stringe la mano all’assistente, ma lei chiude il caso: “Involontario”

Nelle ultime ore è montata una polemica sulla stretta di mano mancata tra l’arbitro Sacchi e l’assistente Di Monte nel tunnel prima di entrare in campo

E’ successo che l’arbitro di Lecce-Sassuolo, Luca Sacchi, non ha stretto la mano all’assistente donna Francesca Di Monte nel tunnel subito prima di entrare in campo e, come accade purtroppo sempre più spesso in questi casi, il video dell’episodio diventa virale sui social.

Sull’episodio è dovuta prima intervenire direttamente l’associazione arbitri per dare una spiegazione al presunto caso, poi ci ha pensato la stessa assistente a far rientrare tutta la situazione.

Una mancata stretta di mano

Tunnel degli spogliatoi, le due squadre schierate in fila indiana subito prima di entrare in campo. Davanti a tutti c’è la terna arbitrale pronta a guidare l’ingresso dei protagonisti. L’inquadratura delle telecamere scruta gli ultimi istanti di concentrazione dei giocatori, l’arbitro saluta con una vigorosa stretta di mano i capitani delle squadre, ma nel farlo salta il “cinque” con l’assistente al suo fianco, che resta un attimo interdetta. Poi si va in campo per cominciare la partita. Questo piccolo siparietto è andato in diretta prima del calcio d’inizio della partita di campionato Lecce – Sassuolo valido per l’ottava giornata di serie A e in un attimo è diventato virale sui social facendo immaginare tutti chissà quale mancanza di rispetto nei confronti dell’assistente donna.

Nella giornata di oggi anche l‘Associazione italiana arbitri si è vista costretta a emettere un comunicato per spiegare la vera dinamica di quanto accaduto tra l’arbitro Luca sacchi e l’assistente Francesca Di Monte. “E’ assolutamente da escludere un gesto sessista”, spiegano dall’Associazione, “e ovviamente anche uno sgarbo personale. Il problema per noi non esiste, è stato solo un gesto involontario e male interpretato: i due tra l’altro hanno dimostrato grande feeling in campo e il loro rendimento è stato ottimo. Stupisce piuttosto che si parli di sessismo all’interno di un’associazione che ha fatto dell’abbattimento di ogni barriera di genere uno dei suoi principali traguardi raggiunti”.

E’ la stessa assistente a dare la giusta interpretazione

Per fortuna la polemica è andata scemando anche per l’intervento della stessa assistente che ha raccontato la verità sull’accaduto, confermando che non ci fosse alcuna intenzionalità da parte del collega. “Mi dispiace che sia stato definito un caso un semplice gesto di fraintendimento: ho letto parole grosse verso un collega“, ha spiegato la Di Monte, “che non ha avuto nessuna mancanza di rispetto e verso un gesto istintivo che invece è stato definito sessista”. Lo stesso arbitro Sacchi aveva già spiegato che “con lei ho un rapporto splendido, a fine gara abbiamo riso insieme dell’episodio”.