L’acqua del mondo sta finendo, l’allarme che mette paura e rischia il panico

A sosnerlo è il World Resources Institute e le sue analisi dicono che solo la metà dell’1% dell'”approvvigionamento idrico mondiale è acqua dolce in forma liquida”

Entro il 2050 un altro miliardo di persone vivrà in aree aride e regioni ad elevato stress idrico”. E’ uno scenario apocalittico e a dirlo è niente meno che il Washington Post che ha riportato per interno alcuni dati di uno studio recente del World Resources Institute (Wri), un’organizzazione no-profit attiva su diverse aree come il cibo, l’energia, le foreste e l’acqua. Ogni anno, sostiene il Wri, viene consumato almeno il 40% dell’approvvigionamento idrico rinnovabile e due quinti della popolazione mondiale – pari a 3,3 miliardi di persone in totale -vivono attualmente in tali aree.

L'allarme
Alcuni bambini costretti a bere l’acqua dalle tubature (Ansa Notizie.top)

Si può parlare più specificatamente di stress idrico”, che è quello che sta vivendo la maggior parte della popolazione mondiale e soprattutto il nostro pianeta. E lo stress idrico in questo momento è concentrato in particolari zone del nostro pianeta con l’alto rischio che l’acqua possa davvero andare in carenza, soprattutto se la domanda di acqua è in continuo aumento. Cinque dei sei paesi più stressati si trovano in Medio Oriente e nel Nord Africa.

“Le sfide idriche diventeranno solo più frequenti e più intense”

La richiesta
Una persona alla ricerac di acqua (Ansa Notizie.top)

Tante e diverse sono le zone del mondo dove c’è lo stress idrico. La più concentrata al momento è l’Asia meridionale, che la è zona più densamente popolata e che più soffre di stress idrico. In tutto questo mentre la popolazione continua ad aumentare con la conseguente domanda di acqua che cresce a dismisura.

Ci son alcuni paesi che cominciano già ad importare l’acqua e questo è già di suo un segnale preoccupante. Basti pensare, ed è solo un esempio, che “la metà della superficie terrestre della Spagna è utilizzata per l’agricoltura, ma la siccità e le temperature torride hanno portato alla distruzione dei raccolti”. Un allarme devastante, con la Catalogna letteralmente in crisi, tanto da importare una quantità incredibile di botti d’acqua per far fronte alle esigenze dei cittadini. E nonsono da meno in altre zone del mondo Arizona, New Mexico, Colorado, Nebraska, California e Idaho Quest’ultimi tra l’altro, “utilizzano più acqua di quanta ne ricevano ogni anno”.