Non tutti sanno davvero rispondere a questa domanda, la frutta e la verdura va sbucciata prima di essere mangiata?
Parliamoci chiaro, esistono tantissimi tipi di frutta e verdura che siano soliti consumare sulla nostra tavola e che hanno la buccia, particolare che in molti casi non rende questi alimenti molto appetitosi.
Infatti la domanda che tanto per cominciare sarebbe il caso di porsi ha proprio a che fare con questo particolare, bisognerebbe eliminare la buccia prima di passare all’assaggio o alla cottura dell’ortaggio o della frutta stessa?
Per la nutrizionista Gabi Zaromskyte, non è essenziale sbucciare molti alimenti, poiché la buccia contiene spesso molte proprietà benefiche per la salute. Ma entriamo nel particolare e cerchiamo di approfondire questo argomento specifico.
Sbucciare la frutta o la verdura è un particolare che non va mai sottovalutato e che è sempre il caso di chiedersi prima di consumarli, ad avere detto la sua è stata la nota nutrizionista, che pare non essere molto in accordo con il fatto di doverle sbucciare.
“Io non sbuccio alcuni tipi di frutta e verdura. Mangio le patate, le carote e i kiwi con la buccia. La buccia non solo nutre diverse specie di microbi intestinali rispetto alla polpa, ma contiene anche fibre. Le fibre sono essenziali per un microbioma intestinale sano. Lavare i prodotti con aceto di sidro di mele o con acqua salata può aiutare a rimuovere i pesticidi in eccesso” queste sono le parole di Gabi Zaromskyte.
Ma non è finita qua, sempre dalla sua esperienza, ha convenuto come anche i torsoli di mele e pere possono essere tranquillamente consumate e per farlo o meglio per renderle più commestibili, lei elimina i semi e le tagli lungo il torsolo.
“In questo modo ho un po’ di torsolo in ogni fetta di mela o di pera. Lo faccio perché la buccia del frutto, la polpa esterna e il torsolo alimentano diversi microbi intestinali. Questo è importante perché un microbioma intestinale diversificato è collegato a un’ampia gamma di benefici per la salute fisica e mentale”, ha spiegato l’esperta e ancora: “Yogurt, kefir, crauti, kimchi, altre verdure in salamoia, così come pane a lievitazione naturale di buona qualità o kombucha sono tutti alimenti fermentati. Contengono batteri vivi, noti come probiotici, che svolgono un ruolo cruciale per la salute dell’intestino e quindi per la salute generale”.
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