Imu prima casa: cosa fare per non pagarla

Imu prima casa, in che modo è possibile non pagarla? Che cosa si deve fare e quali sono i requisiti di cui è il caso di tenere conto?

Si torna ancora una volta a parlare dell’Imu che proprio nel mese di Giugno ha visto il pagamento della prima rata per tutti i possessori di una seconda casa, che adesso aspettano la rata numero due che arriverà nel mese di Dicembre.

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Discorso diverso è per i proprietari di una prima casa, nonostante questa imposta sia inesistente per loro, a doverla pagare sono comunque i proprietari di una prima casa di lusso, o appartenenti alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville), A/9 (castelli, palazzi eminenti), cui si applica un’aliquota agevolata e una detrazione di 200 euro.

Capito questo, la domanda che però sorge spontanea è la seguente? In quali altri casi l’Imu sulla prima casa non va corrisposta? Quali sono i requisiti per potere rientrare in questa cosiddetta esenzione

Ma quali sono gli altri casi in cui l’Imu sulla prima casa non va corrisposta e i requisiti per rientrare nell’esenzione? Partiamo dal presupposto che secondo il decreto legge numero 201 del 2011: “Gli immobili devono rientrare nelle seguenti categorie catastali: A/2 abitazioni di tipo civile; A/3 abitazione di tipo economico; A/4 abitazioni di tipo popolare; A/5 abitazioni di tipo ultrapopolare; A/6 abitazioni di tipo rurale; A/7 abitazioni in villini”. Ma non finisce qua.

Imu, quali sono i requisiti per potere evitare di pagarlo?

Come detto prima ci sono delle categorie che anche per quello che concerne la prima casa, sono obbligate per legge a dovere pagare l’imposta in questione, ma ad ogni modo esistono dei requisiti di cui tenere conto.

I requisiti richiesti ai proprietari per poter usufruire delle agevolazioni Imu sono la residenza anagrafica del proprietario, che ne faccia la propria dimora abituale, e che la casa appartenga ad una categoria non di lusso. In mancanza di queste condizioni, l’immobile non può essere definito “prima casa”, o comunque esente Imu.

Ma non finisce qua, gli altri metodi per potere non pagare l’IMU sulla prima casa sono:

Prima casa in affitto. Fino all’abolizione della Tasi (Tributo per i servizi indivisibili), rimasta in vigore fino al 31 dicembre 2019, a pagare una quota dell’imposta era anche l’inquilino. Con l’introduzione della nuova Imu, le cose sono cambiate per l’affittuario, che non è più tenuto a pagare parte del tributo, totalmente a carico del proprietario anche nel caso in cui la prima casa sia in affitto.

Coniugi con residenza diversa. Una recente sentenza della Corte Costituzionale (la numero 209 del 13 ottobre 2022) ha introdotto una novità per i coniugi che hanno una residenza diversa in due immobili. ll decreto dispone che, ove i membri del nucleo familiare abbiano stabilito la residenza in immobili diversi, l’agevolazione valga per entrambi gli immobili. Deve essere infatti dimostrabile che i coniugi abbiano effettivamente residenza e dimora abituale nelle case in questione, adducendo a conferma di ciò, ad esempio, le utenze domestiche: se sono registrate come utenze prima casa, rappresentano una prova sufficiente, insieme ai requisiti già elencati.

Esenzione Imu prima casa per gli eredi. In caso di decesso del proprietario di casa, l’Imu ricade sugli eredi, che saranno tenuti a pagarla nel momento in cui la casa del deceduto non sia l’abitazione principale dei suoi congiunti. Bisogna quindi verificare se l’Imu sia scaduta prima o dopo la data della morte, e se quindi sia già stata versata o meno; qualora la scadenza sia avvenuta prima della morte, a successione non ancora avvenuta, il pagamento ricade su tutti gli eredi (anche su quelli che non abbiano ricevuto l’immobile in eredità). Se, però, uno degli eredi non vuole pagare, il Comune non potrà rivalersi sugli altri. Se invece l’Imu scade dopo l’apertura della successione, l’Imu spetterà agli eredi effettivi, secondo le rispettive quote. Anche qui, se un erede non paga, il Comune non potrà rivalersi sugli altri. Se invece uno degli eredi decidesse di stabilire la propria abitazione principale nell’immobile ereditato, a pagare l’Imu saranno solo gli eredi che non vi abitano, sempre secondo le rispettive quote di proprietà.

Casa occupata abusivamente. Nella legge di bilancio 2023 è stata inserita una norma che riguarda l’Imu sulle case occupate abusivamente. È prevista infatti l’esenzione dall’imposta su una casa occupata, laddove il proprietario abbia presentato regolare denuncia.