C’è la possibilità, semplice ed efficace, per pagare meno le tasse in questione: la procedura per riuscirci
Una novità per premiare chi si occupa subito, e in modo immediato, di alcuni pagamenti. Infatti, tramite un addebito diretto sul conto corrente o postale, il contribuente stesso ha la possibilità di ottenere uno sconto del 5% sul pagamento dei tributi locali. Questo è quanto è stato riportato dall’articolo 30 della bozza del decreto legislativo, in riguardo all’attuazione della riforma fiscale.
Tutto ciò viene realizzato per facilitare il versamento all’Erario, e si prevede, dunque, un ampliamento delle forme di pagamento, facendo sì quindi che i contribuenti possano ricorrere anche a un rapporto interbancario diretto (Rid) o ad altri strumenti di pagamento elettronico. Per premiare perciò tutti coloro che scelgono l’opzione dell’addebito diretto, vista l’immediatezza del pagamento stesso, il provvedimento inserisce e dà la possibilità di ridurre la somma da versare del 5%, che può arrivare fino ad un massimo di mille euro totali. La delega in questione è in linea con l’obiettivo dichiarato di premiare, per l’appunto, chi compie tempestivamente e in tempi brevi il proprio dovere.
Come riportato da Il Messaggero, l’articolo 3 della bozza, dedicata alle «definizioni agevolate», dà il potere ai Comuni di decidere in modo autonomo riguardo eventuali sanatorie di cartelle e multe. Si tratta di una misura che riguarda tutti i tributi degli enti locali ma che prevede, però, alcuni limiti per sindaci come il fatto che si debbano verificare «esigenze straordinarie» per non compromettere la normale attività di riscossione e che l’agevolazione abbia un limite temporale. La cancellazione, inoltre, non potrà avvenire senza il pagamento di un corrispettivo (come invece è avvenuto con la legge di bilancio 2023 che prevedeva lo stralcio automatico, senza alcuna richiesta da parte del contribuente) delle cartelle fino a 1.000 euro, inclusi quelli derivanti da precedenti definizioni agevolate.
«Il mio obiettivo — ha detto nei giorni scorsi il viceministro Leo — è far diventare il fisco un amico, un collaboratore delle imprese e dei cittadini che adempiono correttamente all’obbligo tributario, muovendosi in una logica collaborativa con i contribuenti corretti». Per dare una spinta e portare avanti la lotta contro l’evasione fiscale, il provvedimento prevede, inoltre, di concedere agli enti locali l’80 per cento del gettito dell’evasione emersa grazie al loro contributo. Finora la soglia era fissata al 50%, ma con scarsi risultati. Un’altra novità del provvedimento è sicuramente la possibilità di negare licenze, concessioni e autorizzazioni da parte dei Comuni nei confronti di soggetti non in regola con i pagamenti dei tributi.
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