I soldi fanno la felicità? In molti hanno sempre pensato di no, eppure pare che la scienza riesca ad ammettere il contrario.
Quante volte è capitato di farsi sempre la stessa domanda: i soldi fanno davvero la felicità? Questa fino a qualche tempo fa sembrava essere destinata a restare una domanda senza alcuna risposta.
Eppure, recentemente ad avere messo una pezza è stata la scienza che in un certo senso sembra avere trovato una soluzione e anche una risposta plausibile: guadagnare di più rende più felici, tutti o quasi.
A sottolineare il tutto è stato uno studio di neuroscienze pubblicato nel 2023 sulla rivista della National Academy of sciences. La ricerca nasce dalla collaborazione di due ricercatori della Penn e Princeton University: Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, e Matt Killingsworth, un esperto di studi sulla felicità.
Insomma pare proprio che non ci siano dubbi in merito alla questione, pare che la scienza sia sicura del fatto che i soldi rendano le persone più felici e quindi più si guadagna e più si sta bene. La domanda a cui fino a questo momento nessuno era riuscito a rispondere, ha trovato una soluzione.
“La cosa sorprendente è che partivano da due tesi diverse”, spiega Lorenzo Dornetti, Ceo di Neurovendita, società privata di neuroscienze e ancora: “Per Kahneman la correlazione tra denaro e felicità valeva fino all’importo dei 100.000 euro, da lì in poi le 2 variabili erano disgiunte; per Killingsworth, invece, il tetto dei 100.000 euro non esisteva e al crescere dell’income annuale (uguale alla somma di reddito e rendimento da investimenti), cresceva sempre il livello di felicità”.
Insomma questo tipo di ricerca che i due hanno realizzato insieme ha portato alla conclusione che entrambi avevano ragione, portando alla luce delle scoperte che hanno a che fare con il rapporto tra soldi e felicità e quindi: “La prima è che l’effetto del tetto dei 100.000 euro annuali esiste ma solo per il 15% di popolazione più infelice. Per chi vive una condizione di malessere emotivo, il denaro produce effetti positivi solo fino a questo importo, dopo diventa insignificante. Il secondo risultato è che, invece da quanto teorizzato da Kahneman, per il 60% della popolazione, che registra livelli di felicità tra il medio e il buono, l’effetto tetto non esiste: maggiori quantità di denaro a disposizione portano a livelli più alti di felicità. La terza scoperta riguarda i superfelici, il 25% della popolazione: tra loro crescite dell’income elevate producono livelli di benessere molto intensi”.
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