Fermata del bus troppo lontana: bimbi rifiutano di andare a scuola

La fermata del bus è troppo lontana, i bambini si rifiutano di andare a scuola ma le cose alla fine si concludono davvero bene.

Si tratta di una storia a lieto fine, la famiglia in questione coinvolta nella faccenda è macedone e da qualche giorno non riusciva a mandare i figli di 6 e 10 anni a scuola e il motivo riguarda la fermata dell’autobus.

Autobus
Autobus Notizie.top

In particolare questa si trova all’abitazione di un’altra famiglia macedone con la quale sono in lite giudiziaria di fronte al tribunale di Urbino. I bambini si rifiutavano di andare a prendere lo scuolabus fino a quella casa perché avevano paura, essendo consapevoli della ruggine esistente tra i genitori e gli altri connazionali. E come se non bastasse, anche la madre non riusciva ad accompagnarli a scuola perchè in stato di gravidanza.

L’unica soluzione era quella di andare da soli ma i due piccoli di casa si sono sempre rifiutati: il padre ha anche provato a chiamare a scuola per farsi aiutare ma senza ricevere risposta o nessun aiuto in merito. Allora si è rivolto al Comune.

Bambini non vogliono prendere l’autobus da soli: interviene il Comune

Insomma, la famiglia macedone si era trovata in una posizione davvero particolare, il padre aveva cercato in tutti i modi di potere sistemare la situazione anche cercando di chiedere aiuto alla scuola, ma senza ricevere risposta.

E cosi ha pensato bene di chiamare il Comune, spiegando quello che stava succedendo, al telefono col Carlino, il papà Sefer ha spiegato di non volere per i figli il destino che ha avuto lui: “Io non ho studiato, e volevo farlo. La miseria era tanta, dovevo lavorare. Adesso per i miei figli voglio un destino diverso”.

Ebbene, dopo che il Comune stesso ci ha pensato, ha partorito la bella notizia che è stata data proprio dall’avvocato della famiglia: “Il sindaco di Petriano, insieme ai vari enti coinvolti, ha fatto in modo di fissare una nuova fermata dello scuolabus di fronte alla casa della famiglia macedone che assisto e così i bambini andranno per la prima volta a scuola in questo anno didattico. I genitori sono felicissimi perché è stato risolto un problema che diventava insostenibile per la famiglia di Sefar. Per una volta, o almeno questa volta, l’ente pubblico ha dato un’immediata risposta ad un problema grave che vedeva proprio i bambini a pagare il prezzo più alto”.