A Verona entrerà presto in sperimentazione un nuovo autovelox che “vede” anche dentro l’abitacolo e interpreta le mosse del guidatore
Non basterà più rallentare in tempo utile prima dell’autovelox, quando ci rendiamo conto della presenza del rilevatore della velocità, perché adesso c’è un nuovo metodo in sperimentazione per scoprire chi corre troppo. Si trova in Veneto e riuscirà a rilevare l’infrazione molto prima del normale perché è capace di “guardare” anche all’interno dell’abitacolo.
Con la definizione autovelox si intende un sistema che consente di determinare la velocità di un’automobile, basato sull’emissione e ricezione di una coppia di raggi laser paralleli e invisibili che attraversano la strada perpendicolarmente. L’autovelox è dotato anche di una macchina fotografica completa di dispositivo per la sovraimpressione automatica dei dati.
La nuova frontiera dell’autovelox
Soprattutto di notte, quando pensiamo che il pericolo della multa sia minore, quel lampo improvviso che illumina lo specchietto retrovisore ci fa capire di essere incappati in un autovelox, rilevatore di velocità che invece, durante il giorno, agisce silenzioso e senza possibilità di scamparla, se non ovviamente rispettando i limiti di velocità imposti in quel tratto di strada. Gli automobilisti italiani che stanno affrontando la rete stradale per lavoro o per le meritate ferie estive sanno di dover fare i conti con il paese europeo con il maggior numero di sistemi di rilevamento di eccesso di velocità: ben 11.060. Ci sono vari tipi di autovelox, alcuni con postazioni fisse, soprattutto sulla rete autostradale, altri con postazioni mobili che vengono sistemate nei vari comuni dalle Forze dell’Ordine per scoraggiare l’alta velocità da parte degli automobilisti. Ma se fino ad oggi bastava rallentare la velocità in prossimità del rilevatore per evitare di incorrere nell’infrazione, ora questo piccolo stratagemma non basterà più per evitare la multa.
L’autovelox intelligente
Si chiama “Trucam”, il nuovo sistema che con un super telelaser riesce a rilevare la velocità di automobili o camion anche a una distanza di 1.200 metri dal punto in cui è sistemato l’autovelox e velocità fino a 320 km/h. Mettendo fine così alla “frenata tattica” che ogni automobilista poteva permettersi di fare in prossimità della postazione. Questa nuova tecnologia presto sarà testata a Verona e sarà efficace anche nei confronti di coloro che accelerano dopo essere passati oltre l’occhio elettronico senza far scattare l’infrazione. In altre parole, sia prima che dopo il punto di rilevamento, sarà necessario rispettare i limiti di velocità. Il nuovo autovelox sarà infatti in grado di rilevare l’infrazione molto prima del tradizionale dispositivo elettronico, arrivando persino a “guardare” all’interno dell’abitacolo. Oltre alla velocità, la fotocamera del nuovo dispositivo potrà vedere i comportamenti del conducente all’interno dell’abitacolo rilevando, in questo modo, quelli non consentiti dal Codice della Strada, tipo l’utilizzo del telefono cellulare o il mancato uso delle cinture di sicurezza.
