Djokovic di nuovo re degli Us Open e quella dedica a Kobe Bryant

Al termine della finale degli US Open, vinta contro Medvedev, il tennista serbo ha omaggiato l’ex giocatore dei Lakers, morto nel 2020 a causa di un incidente aereo

Novak Djokovic è di nuovo il re degli Us Open di tennis. A due anni dalla sconfitta in finale che gli ha negato il Grande Slam, il campione serbo si prende la rivincita contro il russo Medvedev, battendolo in tre set nella finale di Flushing Meadows.

L’omaggio a Bryant da parte di Cjokovic – Notizie.top – Ansa foto

Dopo i successi agli Australian Open e al Roland Garros, Djokovic si è reso protagonista dell’ennesima impresa della sua carriera e, a 34 anni, con la vittoria di domenica, si riprende la vetta della classifica Atp come numero 1 al mondo dopo la parentesi di Carlos Alcaraz.

Ora la leggenda è realtà

Ennesimo trionfo, ennesima impresa, ennesima dimostrazione di forza. Novak Djokovic rifila un netto 6-3 7-6(5) 6-3 a Daniil Medvedev e festeggia lo slam numero 24 della sua carriera, superando Serena Williams ed eguagliando Margaret Court nel record di titoli Major all-time. Ora serve ancora un ultimo passo per diventare il più vincente della storia del tennis. Per il serbo si tratta del quarto trionfo a New York e del titolo numero 96 in carriera e a 34 anni torna anche numero 1 al mondo. Al termine dell’ennesima finale vinta, prima della cerimonia di premiazione, il tennista serbo ha indossato una maglietta particolare per omaggiare un altro grandissimo campione tragicamente scomparso alcuni anni e suo grande amico: Kobe Bryant.

Slam numero 24 per Novak Djokovic – Notizie.top – Ansa foto

L’omaggio all’amico scomparso

La grande sorpresa, in onore del grande cestista Kobe Bryant, morto il 26 gennaio 2020 a causa di un incidente aereo, il tennista serbo l’ha riservata al termine della partita, quando ha ricordato l’ex giocatore dei Lakers riservandogli parole davvero emozionanti e mostrando una maglietta con scritto “Mamba forever” davanti e un enorme 24 sulle spalle. “Io e Kobe eravamo buoni amici, abbiamo parlato tantissimo di cosa vuol dire avere una mentalità vincente e lui mi è stato vicinissimo quando stavo attraversando un momento difficile per via del mio infortunio, lavorando duro per cercare di tornare al top. È stata una delle persone su cui ho potuto fare più affidamento, era sempre presente per ogni tipo di consiglio e di aiuto, da vero amico”, ha sottolineato Djokovic, visibilmente commosso, durante il suo discorso. “Con la sua scomparsa ho perso un punto di riferimento. Per questo mi ero ripromesso che qualora avessi raggiunto questo traguardo lo avrei celebrato così”, ha concluso Nole.