Calcioscommesse, esplode il nuovo scandalo in Serie A: un altro bianconero accusato

Esplode un nuovo scandalo in Serie A per quanto riguarda il calcioscomesse, un altro bianconero accusato e al centro della polemica. Di chi si tratta?

La situazione al momento appare piuttosto in bilico con un ulteriore polverone che sembra pronto a scoppiare dopo quello di un paio d’estati fa. Ma cosa è successo stavolta?

Il capitolo che collega le scommesse al mondo del calcio e ai calciatori è stato sempre argomento tabù che ha portato a numerose polemiche nel corso del tempo. Una situazione sempre più difficile da commentare e che rischia di avere delle ripercussioni anche future e non di poco conto.

L’ultimo episodio che ha sconvolto il mondo dello sport e alterato l’opinione pubblica è quello legato alle squalifiche di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, una pagina triste che ha portato anche a tante polemiche.

Oggi però si torna a parlare di un altro bianconero e la storia coinvolge diversi aspetti con la possibilità che possano venire fuori anche altri nomi. Diventa dunque interessante osservare il tutto più da vicino per cercare di capire cosa è realmente accaduto nelle ultime ore. Andiamo a scoprirlo insieme da vicino.

Nuovo scandalo per il calcioscommesse, chi è il bianconero al centro della polemica?

Stamattina è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico di quattro persone e che riaccende lo scandalo calcioscommesse con il bianconero che è finito al centro della polemica.

Stiamo parlando del portiere Maduka Okoye dell’Udinese che è indagato per truffa in concorso ai danni di un noto bookmaker. L’inchiesta è legata alla sfida Lazio-Udinese che si disputò allo Stadio Olimpico di Roma l’11 marzo del 2024. A rendere noto il tutto è la Questura di Udine con la notizia che era già trapelata nelle ore precedenti.

Le indagini sono state avviate dopo che erano state riscontrate delle movimentazioni anomale nelle scommesse per quanto riguarda le ammonizioni del portiere che era quotata a 8.00. In punti fissi ubicati a Udinese erano state rilevate scommesse con vincite superiori a 120mila euro.

La questura specifica: “Gli elementi investigativi raccolti anche implementati da accertamenti tecnici sugli apparati in uso agli indagati, hanno consentito di corroborare l’ipotesi accusatoria di una illecita matrice della maggioranza delle vincite, ritenute il frutto esclusivo di un accordo col calciatore ammonito in quella gara per perdita di tempo al minuto 63. Uno degli scommettitori indagati, da cui sarebbero poi state generate le crescenti scommesse effettuate anche da altri”.