Aston Martin DB5, l’icona di 007 compie 60 anni

La leggendaria Aston Martin DB5 guidata da Sean Connery, Pierce Brosnan e Daniel Craig in 007 compie 60 anni.

Il confine tra il passare alla storia come una delle macchine più importanti di sempre e il venir rovinosamente dimenticati è davvero sottile, ma con la Aston Martin DB5 non ci sono particolari dubbi.

Sean Connery appoggiato alla DB5 – Notizie.top

Quest’anno, l’immortale vettura guidata da 007 in numerose iterazioni della saga, compie 60 anni e ogni vero appassionato di auto, non può che tributare una delle icone delle quattro ruote. Commercializzata nel 1963, la DB5 è, di fatto, un prodotto anche italiano, poichè le sue indimenticabili linee, sono frutto del lavoro di Touring, storica azienda milanese di desing automobilistico.

La storia della leggenda

La Aston Martin DB5 è probabilmente la Gran Turismo più famosa di sempre, grazie a delle linee immortali e alla longeva collaborazione del brand inglese, con la saga cinematografica di James Bond. La presenza della vettura britannica in 007, non è da sottovalutare sul piano meramente commerciale, poiché il desiderio impellente di possederne una, proviene in gran parte dal fatto che fosse un certo Sean Connery a guidarla. La prima volta che la mitica GT è comparsa sul grande schermo è in Agente 007 – Missione Goldfinger del 1964. Secondo Top Gear, il passaggio da Bentley ad Aston Martin, avvenne a causa di una lettera ricevuta da Fleming, in cui un fervente ammiratore chiedeva al celebre scrittore di fornire a Bond un’auto davvero memorabile. Il mittente della lettera menzionò in particolare la splendida Aston Martin Db3, tuttavia, quando uscì Goldfinger nel 1964, era già entrata in produzione l’Aston Martin Db5 e fu proprio questa a comparire sul grande schermo insieme a Connery.

Daniel Craig e l’Aston Martin DB5 – Notizie.top

La Db5 metallizzata guidata da 007 in Goldfinger fu considerata da subito un instant classic: oltre al mero aspetto meccanico, la Db5 sembrava davvero cucita addosso all’agente britannico, grazie alla poetica convivenza tra sportività ed eleganza. La prima Aston di Bond viene giustamente menzionata quando si parla di Sean Connery, tuttavia, a causa del suo eterno fascino, fu riutilizzata più volte nel corso della saga. Da Pierce Brosnan in GoldenEye (1995) e in Tomorrow never dies (1997) fino a Daniel Craig in ben quattro dei cinque film girati [Casino Royal (2006), Skyfall (2012), Spectre (2015) e No time to die (2021)]. La splendida coupè ha accompagnato diverse generazioni di appassionati, conquistando di diritto l’immortalità e un valore sul mercato difficilmente quantificabile. Oggi il brand Aston Martin non ha affatto dimenticato quel prezioso pezzo della sua storia e, infatti, l’evoluzione stilistica sembra essere stata una delle poche, all’interno del panorama automobilistico contemporaneo, ad aver evoluto coerentemente le proprie linee. Le nuove Aston Martin, di cui la DB10 (costruita appositamente per 007 Spectre) rappresenta forse la massima espressione a livello estetico, riescono brillantemente a far convivere la modernità con la tradizione.