Addio a GMAIL: il cambiamento lascia di stucco

Pare proprio che si stia andando verso la fine di Gmail: il cambiamento dovrebbe essere davvero ufficiale quanto prima.

La notizia probabilmente nessuno se la sarebbe mai aspettata, eppure è quello che quanto prima dovrebbe succedere, Gmail sta per dire addio alla visualizzazione HTML di base di Gmail, una funzione che consente agli utenti di accedere alle proprie e-mail in un formato ridotto.

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Pare infatti che questa funzione dovrebbe essere eliminata in modo definitivo a cominciare da Gennaio 2024, da quel momento in poi, Gmail dovrebbe infatti passare nella sua visualizzazione standard, cosi come nella pagina di supporto è indicato parlato appunto dell’aggiornamento.

Secondo le indiscrezioni, pare che gli utenti abbiano già ricevuto una mail in cui vengono informati della novità imminente, la stessa in cui si riporta che la visualizzazione HTML di base, considerata obsoleta da oltre un decennio. Ma entriamo nel particolare.

Gmail si aggiorna: addio alla versione HTML

Non ci sono dubbi in merito alla questione, Gmail sta procedendo verso un aggiornamento vero e proprio e quindi tra qualche mese potremo ufficialmente dire addio alla versione HTML.

Pare infatti che la decisione sia arrivata in merito alla mancanza di diverse funzioni come ad esempio: la chat, il controllo ortografico, i filtri di ricerca, le scorciatoie da tastiera e la formattazione avanzata.

“Sebbene sia meno ricca di funzioni, rimane valida per gli utenti che si trovano in aree con connettività limitata o per coloro che preferiscono un’esperienza di posta elettronica minimalista. Non si sa se Google abbia intenzione di introdurre una modalità a bassa connettività come alternativa” si legge nella nota ufficiale e ancora: “Attualmente Google si concentra sull’integrazione di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale nei suoi prodotti, tra cui Gmail. Recentemente, l’azienda ha introdotto la funzione Duet AI per assistere gli utenti nella composizione delle e-mail”.

Ad ogni modo, in attesa di capire se la funzione diventerà effettiva o no, un particolare interessante ha anche fare con una guerra interna combattuta da Google che sta cercando in tutti i modi di riemergere dalla causa antitrust contro il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per aver presumibilmente incanalato miliardi di dollari per eliminare la concorrenza e salvaguardare il suo monopolio di ricerca online.